sabato 1 ottobre 2016

“Chi possiede il tuo tempo, controlla la tua mente.

Libera il tuo tempo, e possederai la tua mente.”

José Argüelles


Il nostro tempo è diventato un incubo meccanizzato.
Siamo vittima dell’incantesimo pronunciato 5000 anni fa dai falsi sacerdoti babilonesi, usurpatori del potere matriarcale, e rafforzato 2000 anni fa da Giulio Cesare e Cesare Augusto, signori della guerra.
Da magia del qui e ora, eterno presente, il tempo è stato diviso in unità arbitrarie, svuotato del suo significato magico, ridotto a durata e rapportato al denaro, altra invenzione degli eunuchi.
Il complicato strumento che usiamo per misurare il nostro tempo è un potentissimo strumento occulto di potere e di controllo, e il suo uso prolungato ha prodotto una deviazione nella mente collettiva, portandoci a credere che tempo è denaro e che la guerra è lo standard di risoluzione dei conflitti.

Tempo è Arte, e noi siamo Arte incarnata nel Tempo

In Lak’ech (io sono un altro te stesso)

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